Ospiti Internazionali

TEATRO POTLACH

LA COMMEDIA DI ARLECCHINO E PULCINELLA A VENEZIA

Si tratta di un enigma da risolvere per Arlecchino e Pulcinella… Chi è il cavaliere misterioso? Per risolverlo i due servi dovranno affrontare insieme il mare e una tempesta tropicale, le tempeste emotive dell’amore, gli inganni del Signor Pantalone dei Bisognosi, la vanità del Dottore. Ma nella bella Venezia l’amore ancora vince sull’avidità e i giochi di potere. Dopo un intreccio di bugie, furberie, astuzie e trabocchetti: colpo di scena! Il traditore verrà arrestato e il cavaliere misterioso smascherato.
Ispirandosi ai canovacci della Commedia dell’Arte, Claudio De Maglio scrive una storia antica e attuale.
Sei personaggi della Commedia Dell’Arte rappresentati da due attori.

TEATRO PICCOLO OROLOGIO

Homicide House

Indebitato per problemi di lavoro, un uomo si trova a dover ripagare tutto da un giorno all’altro. Non avendo i soldi necessari e temendo per l’incolumità della propria moglie e dei propri figli, l’uomo accetta di entrare in un luogo dove “s’incontrano esigenze complementari che il mercato finora non soddisfaceva”: chi vuole uccidere paga una vittima e chi vuole morire riceve dei soldi da lasciare alla propria famiglia.
Sinistra e infantile parabola sugli incerti confini tra il vero e il falso, testo introspettivo dal piglio ironico-favolistico (favole macabre senza lieto fine, per intendersi), Homicide House è un coraggioso tentativo di scrittura drammaturgica ‘verticale’, in grado di farsi carico di una matrice teoretica/concettuale che mette in atto una ‘morbida’ elusione del tragico.

BOTTEGA DEL TEATRO

INCANTO NAPOLETANO

Incanto Napoletano è un viaggio nell’universo del teatro e della poesia dei più grandi autori partenopei, dalle parole di Salvatore Di Giacomo, fino a Enzo Moscato, passando per Raffaele Viviani e Eduardo De Filippo. Un unico filo comune nel raccontare storie di uomini e donne animati dal senso vero della vita. La scelta delle poesie, compiuta dall’attore casertano, varia dal tragico al comico, dall’aneddoto alla riflessione, conservando un comune denominatore: l’atavica ironia (persino nella miseria più nera) del popolo partenopeo, la sua ostinata resistenza. La scenografia scarna consente al pubblico di concentrarsi su un interprete straordinario, impegnato in un costante concerto di gioie, dolori, speranze e delusioni, adulti e bambini, donne ed uomini.